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Campi Flegrei, continua il bradisismo

Il direttore dell'Osservatorio Vesuviano Antonio Di Vito ha dichiarato che il bradisismo continua, ma i terremoti sono meno intensi.

Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, al convegno “Costruzioni in zona sismica: il caso dei Campi Flegrei” che si è tenuto presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli lunedì 29 gennaio, ha affermato che il bradisismo continua, ma i terremoti sono meso intensi.

Pertanto il sollevamento del suolo prosegue, ma è entrato in una fase di rallentamento. Tutte le scosse segnalate fino ad oggi, infatti, non sono state avvertite dai cittadini; soltanto quella del 21 gennaio ha raggiunto 2.6 di magnitudo.
Antonio Di Vito ha aggiunto alla dichiarazione che è stato realizzato da poco anche un’altra sala di monitoraggio sul Vesuvio, poiché in caso di eventi eccezionali che possono compromettere le capacità di lavorare a Fuorigrotta, come alluvioni o guasti elettrici grossi, può procedere con le operazioni la seconda sede che monitora 24 ore su 24.

Per il momento quindi la situazione è abbastanza tranquilla, anche se il bradisismo è un’attiva che non si è conclusa come confermano anche i dati nell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia, avanza a ritmi più lenti.

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