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Continua il presidio degli allevatori

Lo sciopero della fame annunciato dagli allevatori prosegue. La richiesta è chiara: al più presto si concluda l'iter per la nomina del Commissario Nazionale per la brucellosi e la turbercolosi.

Prosegue il presidio degli allevatori davanti il Ministero della Salute: lo sciopero della fame comunicato per lettera una settimana fa da Gianni Fabris, sindacalista e presidente onorario di Altragricoltura.

L’obiettivo della protesta è sollecitare il Governo a nominare un Commissario Nazionale per la Brucellosi e la Tubercolosi che sta mettendo in ginocchio gli allevamenti del Sud Italia.
L’iter per la designazione è conclusa, manca soltanto la firma, e verrebbero limitati così ai rischi a cui sono sottoposti i lavoratori del settore.
Fabris, che è in sciopero della fame insieme agli allevatori Sebastiano Noviello, di Caserta, e Sebastiano Lombardo, della Sicilia, ha ricordato che la procedura venne avviata a gennaio 2023 quando il Senato votò l’ordine del giorno che impegnava il Governo a intervenire sul problema. Il 22 maggio poi, il sindacalista, si recò al Ministero della Salute in cui era presente anche il sottosegretario Marcello Gemmato e venne ufficializzata la nomina del Commissario Nazionale. Da allora però, nonostante le rassicurazioni, l’iter non è stato mai concluso.

Per tale motivo, quindi, gli allevatori si sono mobilitati e Fabris ha dichiarato che lo sciopero della fame e il presidio andrà avanti finché qualche rappresentante del Movimento non verrà accolto da Ministri competenti.

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