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Castel Volturno, comitato per l’ordine e la sicurezza presenziato dal ministro Piantedosi

 

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha presenziato ieri mattina il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunito a Castel Volturno (Caserta) presso la Scuola forestale Carabinieri – Centro addestramento, convocato dal prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo. Presente, tra gli altri, il capo della Polizia-direttore generale della Pubblica Sicurezza Vittorio Pisani.

La presenza del ministro nel comune casertano, nell’ambito del comitato provinciale, esprime la volontà del Viminale di rispondere alle problematiche del territorio contrastando con azioni adeguate e strutturate non solo fenomeni come la criminalità organizzata, «sulla quale rimane molto alta l’attenzione», ma anche altri sedimentati nell’area, ha sottolineato il ministro, come l’abusivismo edilizio, con i numerosi immobili edificati abusivamente che è necessario abbattere, la gestione dell’immigrazione irregolare, il controllo dei numerosi soggetti posti agli arresti domiciliari, che richiede un impegno ulteriore da parte delle Forze di polizia.

Per questo il titolare del Viminale ha annunciato durante il punto stampa seguito alla riunione un incremento degli organici entro il 2023: in particolare, giungeranno sul territorio provinciale, al netto dei pensionamenti, 80 operatori, 20 dei quali destinati alle diverse necessità di Castel Volturno.

Il ministro ha poi visitato sempre a Castel Volturno, in via Vasari, un immobile confiscato alla criminalità organizzata assegnato al comune e riutilizzato per finalità sociali. Nell’edificio infatti sarà realizzato un laboratorio di cucina multietnica, con spazi per la formazione e per la pratica, con l’obiettivo di favorire l’avvicinamento dei giovani al lavoro contrastando la dispersione scolastica.

Il titolare del Viminale si è poi trasferito, accompagnato dal prefetto Castaldo, nel comune di Cellole dove ha inaugurato, con il taglio del nastro e la scopertura della targa, il cantiere per l’impianto di videosorveglianza a Baia Domizia (Cellole), che consentirà l’installazione di 62 telecamere. Grazie al progetto, finanziato dal ministero dell’Interno con fondi del Piano operativo nazionale (Pon) Legalità 2014-2020, sarà raddoppiato il dispositivo di videosorveglianza del territorio di Cellole, potenziando così gli strumenti per il presidio della sicurezza urbana.

Prima dell’inaugurazione il ministro è intervenuto sempre a Cellole, presso l’Arena dei pini, dove il sindaco Guido Di Leone ha presentato una relazione sullo sviluppo del territorio e sulle progettualità relative ai beni confiscati assegnati al comune.

Dicendosi «compiaciuto da ministro dell’Interno e da campano nel registrare la passione e l’impegno dei giovani amministratori locali», il ministro ha ribadito la vicinanza del ministero dell’Interno – tradizionalmente «il ministero dei territori» – ai comuni anche grazie al finanziamento di progetti come quelli per la videosorveglianza, nell’ottica di «un sistema organico di sostegno agli enti locali che è nella volontà del governo supportare».

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