Attualità

Julian Assange cittadino onorario a Napoli: quattro giornate di eventi

Quattro giorni di mostre, dibattiti, performance e informazione in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria a Julian Assange, insieme alla moglie Stella Moris.

Oggi, 10 novembre alle 15:30, l’amministrazione comunale di Napoli insieme al sindaco Gaetano Manfredi conferirà la cittadinanza onoraria a Julian Assange presso la sala dei Baroni del Maschio Angioino, dopo la conferma arrivata nella seduta consiliare del 28 settembre .

La cittadinanza finalmente conferita ad Assange – ha detto Nicola Angrisano, attivista napoletano di #freeassangenapoli – è solo un piccolo segnale che proviene dalla nostra città, piccolo ma importantissimo. […] Napoli sarà la prima città in Italia a procedere al conferimento ufficiale, e tante altre, dove già si sta perfezionando l’iter, seguiranno. Grazie a quanti si sono spesi per un percorso che, dopo 240 giorni dall’approvazione del Consiglio Comunale, giunge finalmente al suo termine.

Per l’occasione sono state organizzate nel capoluogo partenopeo quattro giornate – dall’8 all’11 novembre – dedicate completamente al giornalista australiano cofondatore di WikiLeaks, con la straordinaria presenza della moglie di Assange, Stella Moris.
Ieri la donna ha tenuto un dibattito aperto con gli ascoltatori che si sono recati all’ex asilo Filangieri per conoscere la storia di Julian Assange e le tragiche guerre che si stanno consumando nel mondo.
Sul palco erano presenti anche i giornalisti: Sara Chessa, Paolo Mossetti, Nancy Porsia, Karem Rohana e in collegamento Michele Giorgio (un giornalista inviato in Palestina) e Alessandro Di Battista (deputato alla Camera).

La vittoria degli attivisti ha visto anche la realizzazione di un murale a Scampia rappresentante il volto del giornalista che verrà inaugurato oggi alle 12:30, eseguito dalla street artist Trisha Palma. Forte solidarietà, dunque, verso l’uomo che ha pubblicato documenti secretati degli USA sui conflitti in Iraq e in Afghanistan. Un’azione per la quale dal 2019 è incarcerato in Gran Bretagna, in attesa di estradizione negli Stati Uniti.

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