Attualità

Grave condizione nei carceri, lo denunciano i sindacati

Dalla condanna nel 2009 all'Italia per inadeguatezza delle reclusioni dei detenuti, la situazione oggi non è migliorata.

I sindacati penitenziari Sinappe, Osapp, Uil Pa PP, Uspp Fns Cisl e Cnpp hanno denunciato i molteplici episodi di violenza che si presentano nei carceri campani, chiedendo il pronto intervento dello Stato.

Chiediamo un intervento energico del governo e dell’Amministrazione centrale al fine di individuare idonee soluzioni tese ad alleviare le difficili condizioni di lavoro dei poliziotti penitenziari e ad arrestare questa inammissibile ondata di aggressioni fisiche che mettono a repentaglio l’incolumità dei lavoratori e la sicurezza delle carceri.
[…] Non si tratta più di episodi isolati, ma di un fenomeno in progressiva crescita che non può più essere considerato ‘fisiologico’, ma necessita di azioni di contrasto efficaci ed immediate.

In effetti sono continui i casi di violenza da parte dei detenuti nei confronti degli agenti, ad esempio c’è stata un aggressione sabato pomeriggio a Secondigliano, poi lunedì a Salerno dove i poliziotti sono stati picchiati e a questi si aggiungono numerosi assalti in tutta la Campania.
Rececentemente Mirko Manna, Federazione Cgil della Polizia Penitenziaria, ha dichiarato che “il personale sta affrontando un elevato disagio lavorativo che minaccia la loro sicurezza e salute“, relativo però anche alle condizioni critiche delle detenzioni; nella Regione infatti ci sono 7.000 detenuti rispetto alla capienza regolamentare di circa 6mila posti.

Dal 2009 quando l’Italia fu condannata dalla Corte “per spazio vitale” non conforme ai criteri, la situazione nei carceri – in particolare in Campania – non è migliorata.

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