Attualità

Sanità, l’allarme dei medici di famiglia

I dati della fondazione Gimbe sui medici in Campania è preoccupante: una carenza destinata a crescere

Allarme rosso in Italia, in particolare in Campania dove i medici di medicina generale sono pochi e sovraccarichi.

Ad annunciare la preoccupante statistica è la fondazione Gimbe che analizza le criticità in ogni singolo territorio. In Campania, ad esempio, il 58,4% dei medici supera il massimale di 1.500 assistiti, contro la media nazionale del 47,7%.
La situazione non potrà che peggiorare se si considera che nel 2022 in Campania l’80,7% dei professionisti ‘di base’ aveva oltre 27 anni di laurea contro la media nazionale 72,5%.
Considerando l’età di pensionamento ordinaria di 70 anni e il numero di borse di studio per gli anni 2020/2023, nel 2026 il numero dei medici di medicina generale in Campania diminuirà di 384 unità rispetto al 2022.

Dall’Osservatorio Gimbe è possibile anche verificare un report che testimonia la perdita di 37 miliardi di euro del Servizio Sanitario Nazionale dal 2010 al 2020 dove sono i cittadini a pagare il prezzo più alto di questa corsa alla demolizione alla sanità pubblica.
Diverse sono le associazioni politiche che si sono costituite in questi anni per denunciare le drammatiche conseguenze di queste scelte, buona parte degli attivisti poi spesso sottolineano che parallelamente, mentre da una parte vengono applicati dei tagli in un settore essenziale della società, dell’altra vengono impiegati ingenti investimenti economici per mantenere guerre non volute dal popolo e che hanno come risultato distruzione e povertà.

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