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Napoli, la debacle con l’Atalanta significa addio alla Champions?

Gli azzurri cadono al Maradona sotto i colpi dell'Atalanta in quella che probabilmente era l'ultima chiamata per la qualificazione alla prossima Champions 

Quinto posto utile o meno, difficilmente il Napoli sentirà la melodia della Champions League il prossimo anno. Il pesantissimo 3-0 subito in casa contro una diretta concorrente ha suggellato le evidenti difficoltà che questa squadra sta attraversando ormai da inizio stagione. Alle reti di Miranchuk, Scamacca e Koopmeiners si è aggiunta anche una discreta dose di sfortuna, con i pali colpiti da Zielinski ed Osimhen e le parate di un Carnesecchi in grande spolvero, ma nel complesso l’Atalanta ha più che meritato. Orobici che consolidano così il sesto posto, e che potrebbero sfruttare il mezzo passo falso della Roma a Lecce per agganciare i giallorossi in quinta posizione, considerando la gara da recuperare con la Fiorentina. Azzurri che invece scivolano in ottava posizione dietro la Lazio: adesso l’obiettivo più concreto diventa l’Europa League, con la Conference sullo sfondo.

LA CONTESTAZIONE – La prima sconfitta in campionato dell’era Calzona ha ulteriormente spazientito una tifoseria già satura. Assordanti i fischi a fine partita di tutto il Maradona verso i giocatori che sono andati sotto la Curva, con il solo Osimhen che si è salvato per aver mostrato carattere e grinta anche quando la partita era virtualmente già chiusa. Forte contestazione anche all’uscita dallo stadio del pullman azzurro, soprattutto all’indirizzo del presidente Aurelio De Laurentiis, ritenuto da molti il principale responsabile di questa stagione a dir poco negativa.

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