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Vomero: No al parcheggio interrato sotto lo stadio Collana! Appello per la realizzazione del progetto della “città obliqua”

Vomero: No al parcheggio interrato sotto lo stadio Collana!

Appello per la realizzazione del progetto della “città obliqua”

 

            Al Vomero, a seguito delle recenti dichiarazioni del presidente De Luca che, nel presentare i prossimi passi per i lavori di riqualificazione del polisportivo Arturo Collana, lavori per i quali sono stati stanziati 70 milioni di euro e nell’ambito dei quali è anche prevista la realizzazione di un parcheggio interrato, con entrata da vico Acitillo e uscita in via Ribera, per un numero di posti auto tra i 150 e i 200,  riparte la protesta, per dire no alla realizzazione di nuovi parcheggi interrati, peraltro a un tiro di schioppo dalla stazione di piazza Quattro Giornate del metrò collinare. A intervenire ancora una volta sull’annosa vicenda è Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già numero uno della Circoscrizione, fondatore sul social network Facebook del gruppo: “La collina dice basta a cantieri e scavi”.

 

“ Ancora una volta ribadiamo un secco no alla realizzazione di parcheggi interrati, come quello annunciato sotto lo stadio Collana. Questi ultimi, tra l’altro, rischiamo di ridurre la collina vomerese a un vero e proprio colabrodo – afferma Capodanno -.Una posizione assunta da tempo anche in considerazione delle ripercussioni, pure riguardo all’aspetto idrogeologico, che tali realizzazioni comportano, con conseguenze negative sul sottosuolo che al Vomero di recente si sono più volte manifestate con dissesti e voragini improvvise, le quali, per mera fortuna, non si sono trasformate in tragedie con perdita di vite umane  “.

 

             “ Con l’occasione – puntualizza Capodanno – rimarchiamo ancora una volta la politica fallimentare, in tema di viabilità, degli Enti pubblico, Regione Campania e Comune di Napoli in testa, per la mancata attuazione di un progetto complessivo che  riduca la notevole mole di autovetture presenti sulla collina, si parla di 65 auto circolanti per ogni 100 abitanti, invece che agevolarla e incrementarla con la creazione di ulteriori parcheggi nel cuore del quartiere. Mi riferisco, in particolare, al potenziamento e al miglioramento del trasporto pubblico in un’area dove sono presenti ben tre funicolari e tre stazioni del metrò collinare, quelle delle piazze Vanvitelli, Quattro Giornate e Medaglie d’Oro. Un trasporto pubblico su ferro che purtroppo, da diverso tempo a questa parte, manifesta continui disservizi e malfunzionamenti, come testimoniato dai numerose improvvisi fermi che hanno interessato le tre funicolari perlopiù giustificati come “guasti tecnici” ma anche della linea 1 della metropolitana, che anche oggi si è fermata nella mattinata sull’intera tratta per circa mezz’ora, arrecando notevoli disagi alla numerosa utenza  “.

 

            ” Inoltre – aggiunge Capodanno – bisognerebbe finalmente porre mano alla realizzazione del progetto della cosiddetta “città obliqua”, del quale, dopo la presentazione negli anni ’80, ben 40 anni fa, si è tornato a parlare di recente, in occasione della riscoperta delle scale di Napoli. Con l’attuazione di un tale progetto, attraverso i quattro percorsi pedonali, della Pedamentina, di salita Cacciottoli, del Petraio e di Calata S. Francesco, con un sistema di scale mobili, verrebbero collegate varie zone della città bassa con il Vomero, alla stregua di quanto già fatto, solo per esemplificare, a Perugia, in modo da poter ipotizzare una Ztl estesa all’intero quartiere collinare, dal momento che risulterebbe collegato, attraverso sistemi intermodali e mezzi di trasporto su ferro, agli altri quartieri della metropoli partenopea. Di conseguenza si risolverebbero, una volta e per sempre, i gravi problemi del traffico e del conseguente inquinamento atmosferico che affliggono da tempo la collina  “.

 

            “ Le scale di Napoli – sottolinea Capodanno – rappresentano un patrimonio d’inestimabile valore, anche dal punto di vista storico e culturale che, purtroppo, da lustri versa in uno stato di totale abbandono. Un patrimonio che è stato sempre sottovalutato dalle varie amministrazioni che si sono succedute sino ad oggi, compresa quella attuale.  Peraltro la loro storia è legata in gran parte alle espansioni fuori dalle mura che si ebbero nel sedicesimo secolo con l’esigenza di creare percorsi pedonali che congiungessero la collina con la fascia costiera. Anche sotto questo aspetto, rappresentano dunque uno spaccato importante della storia partenopea. Con le risorse stanziate per il PNRR si potrebbe rilanciare un progetto che avrebbe una notevole rilevanza sia sul piano culturale che su quello turistico “.

 

            Sulle questioni sollevate Capodanno lancia un pressante appello sia al governatore De Luca che al sindaco di Napoli, Manfredi, affinché venga scongiurata la possibilità della realizzazione di nuovi parcheggi interrati nell’ambito della municipalità collinare e vengano invece stanziate le risorse necessarie per la realizzazione, in tempi rapidi, del progetto della “città obliqua”.

 

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