
Vomero, via Cifariello: residenti contro la pedonalizzazione
Denunce contro l’occupazione del suolo pubblico con tavolini e sedie
Bisogna salvaguardare la tranquillità dei residenti dell’antica strada
Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della circoscrizione del Vomero, continua a seguire ogni giorno, impegnandosi a portare avanti le battaglie che da anni i residenti di via Cifariello, strada del quartiere Vomero che collega via Bernini con via Alvino, conducono per evitare che la suddetta strada venga pedonalizzata, cosi come prevedeva una vecchia delibera della Giunta comunale partenopea, assunta nel lontano ottobre del 2017, quasi otto anni fa, la quale indicava appunto l’istituzione di un’area pedonale urbana nella strada in questione, nel solo tratto però compreso tra il civico 14/A e la confluenza con via Bernini.
” Un provvedimento successivamente revocato – precisa Capodanno – dal momento che traeva origine da una petizione che, nell’atto deliberativo citato, si sosteneva essere stata promossa dai residenti, attraverso un apposito comitato, aspetto che contrastava apertamente con il dato che la maggior parte dei residenti invece si oppone da sempre alla pedonalizzazione della strada in questione. In un paese democratico, dove si dovrebbero incentivare forme di partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, sarebbe assurdo attuare un provvedimento di viabilità di questa portare senza tener conto della volontà dei residenti, che verrebbero fortemente penalizzati da tale decisione, peraltro senza risolvere nessuno dei problemi concomitanti alla realizzazione di un’area pedonale ai fini di migliorarne la vivibilità e l’arredo urbano, principalmente con la creazione di apposite aree per la sosta in zone limitrofe, visto che, allo stato, le finalità appaiono ben altre “.
” La questione è tornata alla ribalta – sottolinea Capodanno -, a seguito dell’Ordine del Giorno PG/2025/272457, avente ad oggetto “Pedonalizzazione di via Filippo Cifariello al Vomero”, proposto dai consiglieri comunali Gennaro Acampora, Mariagrazia Vitelli e Fulvio Fucito, inserito nei documenti della seduta del Consiglio comunale di Napoli svoltasi il 2 settembre scorso”.
” Un documento – continua Capodanno – elaborato senza aver mai interpellato i residenti, nel tentativo, per una terza volta, dopo i fallimenti di due analoghe iniziative portate avanti negli ultimi cinque anni, rispettivamente nel 2021 e nel 2024, che non sono riuscite a sortire l’effetto voluto proprio per la strenua battaglia contraria intrapresa dai residenti, sempre sostenuti dal Comitato Valori collinari. Sarà anche per questo che si stava cercando di far passare questo nuovo tentativo alla chetichella e comunque,ancora una volta, senza coinvolgere i diretti interessati “.
” L’aspetto paradossale – puntualizza Capodanno – è che, dopo le pesanti condanne subite dal Comune di Napoli in sede giudiziaria, con risarcimenti di diverse centinaia di migliaia di euro, per le azioni intraprese dai residenti di alcune zone di Napoli, stufi di subire le attività e le conseguenti immissioni moleste derivanti da schiamazzi e rumori, ovvero dalla movida fracassona, ci si aspettava uno stop a pedonalizzazioni che, come si può già riscontrare anche al Vomero, hanno una sola finalità: quella di consentire ai gestori delle numerose attività per la somministrazione di cibi e bevande, spuntati come funghi in tutta la Città, di occupare tutta la strada con dehors, ombrelloni, tavoli, sedie e arredi con attività che proseguono fino a tarda notte e con schiamazzi, rumori, urla e musica ad alto volume che rendono impossibile la vita ai residenti, i quali non riescono neppure a prendere sonno “.
” Peraltro – aggiunge Capodanno – stiamo parlando di una strada storica, particolarmente cara, non solo ai vomeresi ma a tanti napoletani. Infatti, come riportato nel libro “Le strade del Vomero” di Antonio La Gala, via Filippo Cifariello rappresenta l’unico tratto rimasto dell’antica strada vomerese che, partendo da Via Belvedere, proseguiva lungo via del Torrione san Martino arrivando a Castel S. Elmo. Una delle poche strade del quartiere collinare che presenta ancora la pavimentazione in pietra lavica. Al centro di questa stradina, di poche centinaia di metri, si trova, tra l’altro, la chiesa, con il convento, di San Gennariello al Vomero, nota anche come Piccola Pompei, costruita nel lontano 1513. Dunque la più antica delle tre chiese che, nel quartiere collinare, sono dedicate al Santo Patrono di Napoli, in ricordo del primo miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro, miracolo che si racconta sia avvenuto nei pressi, durante la traslazione, avvenuta intorno all’anno 315, delle reliquie del santo da Pozzuoli a Napoli “.
” Negli anni scorsi – ricorda Capodanno -, pure al fine di salvaguardare l’antica stradina, priva peraltro di marciapiedi, fu istituita una zona a traffico limitato, come si legge su una palina segnaletica presente all’incrocio con via Bernini. Una strada tutto sommata tranquilla, dove abitano molte famiglie storiche del Vomero, che, laddove venisse istituita l’area pedonalizzata sarebbero fortemente penalizzate. proprio a ragione della movida molesta e fracassona, fino a notte inoltrata, per la presenza di pubblici esercizi, adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande, così come purtroppo si sta verificando da tempo in altre strade e zone sia del quartiere collinare che dell’intera città, notoriamente afflitte da siffatti problemi “.
Sulla vicenda Capodanno annuncia la presentazione da parte dei residenti di denunce per evitare che sulla carreggiata di via Cifariello compaiano tavolini e sedie a servizio delle diverse attività per la somministrazione di alimenti e bevande sorte in questi anni. Con l’occasione viene rinnovato l’appello alle istituzioni preposte, Comune di Napoli in testa, affinché non si dia seguito a un’eventuale proposta di pedonalizzazione di via Cifariello, che, in ogni caso, dovrebbe prevedere il preventivo assenso della maggioranza dei residenti, i quali potrebbero essere compulsati anche attivando l’istituto del referendum, previsto nei regolamenti comunali. Di certo l’interesse dei titolari delle attività commerciali chiamate in causa non può prevalere su quello della collettività residente. Nel contempo Capodanno esprime molte perplessità sul fatto che questa vicenda, nonostante le due bocciature precedenti, stia tornando di nuovo, per la terza volta, peraltro alla vigilia delle elezioni regionali, all’attenzione delle istituzioni elettive comunali, annunciando che in uno ai residenti si valuteranno anche altre iniziative da intraprendere per salvaguardando il diritto dei residenti al normale e tranquillo svolgimento della vita privata e familiare all’interno della propria casa di abitazione.