Cronaca

NAPOLI, ANCORA SANGUE SUL LAVORO

Un altro giorno, un’altra tragedia sul lavoro. Questa volta è toccato ad Antonio Russo, operaio di 63 anni, perdere la vita in un cantiere della metropolitana di Napoli. La dinamica dell’incidente è ancora da chiarire, ma il dolore e l’indignazione sono già palpabili tra i colleghi e i familiari, stanchi di contare vittime in un settore che sembra non imparare mai dai suoi errori. L’incidente è avvenuto nella zona di Capodichino, dove sono in corso i lavori per l’ampliamento della rete ferroviaria della linea 1 della metropolitana. Secondo una prima ricostruzione, un guasto ai freni del locomotore che trasportava un carrello avrebbe causato il drammatico evento. Sul tema è intervenuto anche il sindaco Gaetano Manfredi, che ha cercato di fare chiarezza sull’accaduto. “A bordo c’erano tre operai: uno si è lanciato, riportando solo escoriazioni, mentre gli altri due sono rimasti a bordo e si sono schiantati contro la parete,” ha dichiarato il primo cittadino. Tra loro, Antonio Russo, prossimo alla pensione, è deceduto, mentre l’altro operaio è rimasto gravemente ferito. Andrea Lanzetta, segretario generale della Federazione nazionale lavoratori edili, ha commentato: “Era un operaio molto esperto, che ha sempre lavorato con imprese strutturate.” Parole a cui hanno fatto seguito quelle delle altre sigle sindacali che hanno reagito con rabbia, sottolineando ancora una volta l’urgenza di fermare questa escalation di morti bianche. Il cantiere di Capodichino non è nuovo ad incidenti sul lavoro dato che già nelle scorse settimane si era registrato un episodio dalle conseguenze meno drammatiche.

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