
La partita — un lampo di Neres condanna la Roma
Nella serata romana all’Olimpico, il Napoli ha espugnato il fortino giallorosso con un punteggio secco: 0-1.
La rete decisiva è arrivata al 36’ del primo tempo, con un contropiede fulmineo orchestrato da Rasmus Højlund e finalizzato da David Neres: palla filtrante fulminea, scatto negli spazi, conclusione chirurgica davanti al portiere di casa.
Da lì in poi la Roma ha provato a reagire, ma senza concentrare sufficienti pericoli nell’area avversaria. I numeri lo dicono chiaro: nonostante il 56% di possesso palla, i giallorossi hanno prodotto appena 2 tiri in porta — troppo poco per ribaltare una partita che si è chiusa senza gol.
Nel secondo tempo, la Roma ha cercato con insistenza di forzare la difesa del Napoli: la scelta di inserire Tommaso Baldanzi ha acceso qualche speranza, ma l’unico vero tiro pericoloso — nel finale — è stato neutralizzato dal portiere partenopeo.
Napoli cinico e concreto, Roma sfortunata e sterile
La serata ha messo in evidenza le due anime delle squadre: il Napoli brillante in transizione e pronto a colpire, la Roma che ha provato a dominare ma si è persa in troppe imprecisioni e scarsa incisività.
Per gli azzurri, compattezza difensiva, aggressività a centrocampo e rapidità sulle fasce sono stati i tratti distintivi: caratteristiche che — ieri — hanno fatto la differenza.
Per la Roma, invece, è ancora una serata amara: mani sugli occhi a vedere il contropiede che ha tagliato in due la partita, e troppa poca concretezza quando la pressione si è fatta assedio. Mancanza di lucidità sottoporta e ritmo troppo lento nel momento decisivo.
Le conseguenze per la corsa allo scudetto
Con questo successo, il Napoli si riporta in vetta alla classifica insieme al AC Milan, giocando un vero e proprio jolly in una stagione in cui ogni punto pesa doppio.
Per la Roma — che fino a poche giornate fa sembrava potesse allungare la mano sul primato — è una battuta d’arresto significativa. L’ennesima dimostrazione che contro le grandi manca ancora qualcosa: concretezza offensiva e freddezza nei momenti decisivi.
Il Napoli, invece, lancia un segnale nettissimo: scudetto non è una parola scritta nel libro dei desideri, ma un obiettivo concreto.
Cosa resta nel post-partita
• Il gol di Neres: lampo e precisione nel momento giusto — la concretizzazione perfetta di un calcio di ripartenza.
• La prova difensiva del Napoli: ordinata, aggressiva, pronta a chiudere ogni spazio, anche ad alte pressioni.
• La Roma: tanto possesso, poca sostanza — e un attacco che sembra ancora incapace di trasformare idee in reti.
• Per la classifica: il Napoli riscatta una trasferta difficile, la Roma paga l’ennesimo appuntamento mancato.



