Momenti di tensione ieri all’interno dello stabilimento Jabil a Marcianise, in vista del meeting programmato a Roma presso il ministero delle imprese e del made in Italy tra i rappresentanti dell’azienda e i lavoratori. Le principali sigle sindacali hanno fatto sapere che si è giunti allo scontro a causa di un periodo prolungato di precarietà e cassa integrazione. Le ultime direttive erano state infatti volte a imporre ferie forzate nei confronti dei dipendenti. Un primo passo, secondo i sindacati, per il successivo licenziamento. Nel frattempo è atteso per domani uno sciopero generale di 8 ore a Caserta da parte dei metalmeccanici. Un grido di protesta che sarà improntato a far sentire la voce degli addetti ai lavori che non intendono accettare eventuali ricollocazioni in altri opifici. Alla manifestazione saranno presenti anche i segretari generali di CIGL, CISL e UILM pronti a schierarsi al fianco delle famiglie troppo spesso vessate. Già nel 2013 Jabil aveva espresso la volontà di procedere al taglio di centinaia di esuberi, trovando la ferma opposizione dei sindacati, i quali manifestavano anche la paura che la multinazionale volesse lasciare Marcianise.
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