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Giovedì 16 ottobre presentazione del libro “Napolitiamo” di Angelo Forgione, con Piermacchié e Masaniello

Giovedì 16 ottobre 2025, alle ore 17:30, presso la Sala Eduardo Scognamiglio di Villa Cerillo, ci sarà la presentazione del nuovo libro "Napolitiamo - cominciamo e impariamo a scrivere la bella lingua napoletana" del giornalista, scrittore e "napoletanista" Angelo Forgione. Ospiti il caratterista Piermacchié e il cantante e musicista Masaniello. 

Giovedì 16 ottobre presentazione del libro “Napolitiamo” di Angelo Forgione, con Piermacchié e Masaniello

Giovedì 16 ottobre 2025, alle ore 17:30, presso la Sala Eduardo Scognamiglio di Villa Cerillo, ci sarà la presentazione del nuovo libro “Napolitiamo – cominciamo e impariamo a scrivere la bella lingua napoletana” del giornalista, scrittore e “napoletanista” Angelo Forgione. Ospiti il caratterista Piermacchié e il cantante e musicista Masaniello.

 

Il napoletano: lingua d’arte di reputazione internazionale, con cui è stata prodotta una vasta tradizione di scrittura colta e sono state espresse forme artistiche di Napoli che nessun’altra città può vantare, dalla musica al teatro, dalla poesia al cinema. Spostata nel recinto di un ‘semplice’ dialetto – e nel libro si spiega perché quello che viene definito dialetto è una lingua, cosa che i linguisti e i parlanti sanno – viene privata del suo prestigio letterario. Il problema della lingua di Napoli oggi non sta nel preservarne l’uso orale, ma nel proteggerne la scrittura, regolata e modellata dai tanti testi colti scritti nei secoli. Ecco perché nasce questo libro, due guide in una, tra storia e didattica. La parte storica racconta, frutto di una rigorosa ricostruzione dell’evoluzione nei secoli dell’idioma partenopeo, anche in relazione alla Questione della lingua, e quindi al percorso linguistico di Napoli. La parte didattica insegna, ed è un completo prontuario per l’apprendimento dell’ortografia napoletana, a beneficio di coloro che vogliano padroneggiare la scrittura della bella lingua d’arte con cui Napoli, da secoli, parla al mondo. Prefazione di Maurizio de Giovanni.
Il problema della lingua di Napoli di oggi non sta nel preservarne l’uso orale ma nel proteggerne la scrittura dalla proliferazione di un’ortografia “fai-da-te” con la quale una lingua d’arte, regolata dalla radice latina e modellata dai tanti testi colti scritti nei secoli, viene spostata nel recinto dei semplici dialetti, privandola del suo prestigio letterario.

La prefazione di Maurizio de Giovanni rafforza la necessità di porre un argine al pericolo che il napoletano, lingua sotto attacco, sta correndo nel nostro presente.

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