
ROMA – La terra trema ancora nei Campi Flegrei, e con essa cresce la preoccupazione di chi vi abita. A pochi giorni dall’ennesima scossa – la più intensa degli ultimi decenni, seconda solo a un evento registrato 40 anni fa – il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha annunciato che il governo è pronto a dichiarare lo stato di emergenza nazionale per l’area flegrea.
“Il perdurare dello sciame sismico, che in due mesi ha fatto registrare tre scosse ben avvertite dalla popolazione, suggerisce la necessità di procedere alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale,” ha dichiarato Musumeci al termine di un vertice svoltosi martedì 13 maggio a Roma. All’incontro erano presenti anche i vertici della Protezione civile e del dipartimento Casa Italia.
La dichiarazione di emergenza servirebbe, secondo il ministro, ad accelerare gli interventi di messa in sicurezza e gestione del rischio, garantendo tempi più rapidi e procedure semplificate. “Risponderemmo così all’esigenza di agire in un regime straordinario – ha aggiunto – sfruttando le norme già varate dal governo Meloni nell’ultimo anno e mezzo.”
Il provvedimento dovrà ora essere discusso con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e solo dopo l’intesa istituzionale potrà essere sottoposto al Consiglio dei ministri per l’approvazione finale.
Intanto, nei Campi Flegrei il bradisismo non si arresta. I movimenti del suolo, lenti ma continui, stanno alterando la geografia della zona e mettendo a dura prova le infrastrutture. Per molti residenti, la paura è ormai quotidiana. E l’attesa di un intervento concreto, più urgente che mai.