“Il governo, con questa manovra, lancia un’ipoteca sulla nostra vita, sulla vita di lavoratrici, lavoratori, pensionati. In Italia manca ancora una legge sulla rappresentanza, ma all’interno del mondo del lavoro il movimento sindacale rappresentato da Cgil e Uil è maggioranza”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, intervenendo all’assemblea dei lavoratori Enel a Napoli in vista dello sciopero generale di venerdì 29 novembre. “Ci aspettano – ha aggiunto Ricci – anni di sacrifici, perché questa manovra, a differenza delle altre, ha il solo scopo di tagliare. Questo governo, fin dalla campagna elettorale, ha paventato l’idea di uscire dall’Europa. La stessa Europa che ha avviato, anche grazie alla debolezza di questo esecutivo, un patto di stabilità con canoni oltre i quali non si può andare. Per rientrare in questi limiti occorrono risorse e per fronteggiare la carenza di queste risorse, invece di vagliare le varie possibilità, si opera un taglio sui ministeri, sugli enti locali, sulla sanità, ma soprattutto non si interviene sull’adeguamento dei salari, attraverso la contrattazione, gli investimenti”. “I lavoratori dipendenti, i pensionati – ha concluso Ricci – non ce la fanno ad arrivare a fine mese. Oggi il tema vero è il potere d’acquisto nel nostro Paese. Ci sono 6 milioni di lavoratori che non superano gli 11mila euro all’anno, c’è quindi un lavoro povero. Per contrastarlo bisogna firmare i contratti, presentare piattaforme, fare rivendicazioni e, se serve, scendere in piazza, come faremo noi e la Uil venerdì 29 con lo sciopero generale e la grande manifestazione che stiamo preparando nelle strade del centro di Napoli”.
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