Politica

Il decreto Campi Flegrei è legge: il piano straordinario

Il Senato ha approvato il decreto legge, ora tocca mettere in atto le strategie per affrontare il rischio sismico.

È passato in Senato il decreto legge Campi Flegrei con 79 voti a favore, un solo contrario e 61 astenuti che era stato già precedentemente approvato dalla Camera. Un piano straordinario articolato in 7 punti in cui sono previsti studi, programmazione, progetti sul territorio per la comunicazione e per la prevenzione del rischio sismico.

In totale il finanziamento è di 55 milioni di euro fino al 2025. Nello Musumeci – il ministro per la Protezione Civile – ha espresso grande soddisfazione ringraziando i parlamentari che lo hanno sostenuto e rammaricandosi invece per l’opposizione che si è astenuta.

Per il 2023 la Regione Campania avrà a disposizione 200mila euro affinché “coordini le attività di verifica e individuazione delle criticità da superare” e che destini le “risorse al comune di Pozzuoli per l’apertura al transito delle gallerie di collegamento tra il porto di Pozzuoli e la viabilità di accesso alla tangenziale di Napoli e per la loro manutenzione per l’anno 2024“.
È previsto inoltre che entro 45 giorni dall’entrata in vigore della nuova legge dovrà essere redatto un piano di comunicazione destinato alla popolazione per il potenziamento e lo sviluppo di iniziative già avviate nell’area interessata.

Tra i punti del piano straordinario c’è anche uno studio di microzonizzazione sismica di livello tre;
– un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata, in particolar modo finalizzata all’individuazione di idonee misure di mitigazione e alla stima del relativo fabbisogno finanziario;
– un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia pubblica per arrivare a un primo piano di misure per la relativa mitigazione con un apposito cronoprogramma.
– Infine, l’ultimo punto del piano straordinario è quello che riguarda un programma di implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture.

Pieni poteri alla Città Metropolitana di Napoli per tutto ciò che riguarda il coordinamento oltre alla produzione di un piano dei fabbisogni che non superi 6,8 milioni di euro. In caso di “somma urgenza e di protezione civile e di prestazioni di lavoro straordinario” sono ricercate figure specializzate e il “personale della Regione Campania direttamente impiegato nelle attività indicate dal presente decreto-legge” deve arrivare a un massimo complessivo 50mila euro.

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