
NON CHIAMATELI INCIDENTI, BASTA MORTI IN STRADA
Domenica 16 novembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Vittime della Strada, si terrà a Napoli una manifestazione promossa dal comitato “Napoli Città 30”, a cui aderiscono oltre 20 realtà associative impegnate sui temi della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale. Queste realtà chiedono interventi infrastrutturali, regolamentari e di controllo per garantire condizioni di sicurezza stradale per tutti, a partire dagli utenti più fragili.
La giornata di mobilitazione partirà alle ore 9:00 dalla Galleria Principe di Napoli, dove nei pressi della Bicycle House ci sarà il concentramento dei partecipanti che arriveranno in bici. Alle 9:30 partirà la pedalata, che ripercorre alcuni dei luoghi in cui recentemente si sono verificati gravi incidenti con decessi e feriti gravi.
La prima sosta sarà in via Foria per ricordare Lisa Herbich, giovane studentessa tedesca investita mentre era in bici. Si proseguirà poi in Piazza Carlo III, dove Maya 15 anni è stata investita da un automobilista che l’ha colpita a folle velocità, da li si arriverà fuori la sede della Città Metropolitana in via Don Bosco dove Stefano Giannino è stato investito sulle strisce pedonali mentre entrava in ufficio. Successivamente, il corteo passerà per via A. Volta, dove Valeria Vertaglio, dopo aver accompagnato i figli a scuola, è stata investita mortalmente mentre attraversava sulle strisce pedonali. Passeremo per Via Marina, dove Luigi Martusciello 46 anni è stata la prima vittima in bici del 2025. Quindi si arriverà in Corso Umberto, dove in tre punti diversi, ma sempre sulle strisce pedonali, hanno perso la vita Giovanni Grilli e Francesco Esposito in pieno giorno, insieme a Saray, la studentessa spagnola investita poche settimane fa, dopo che da pochi giorni era a Napoli per motivi di studio.
Prima di arrivare al concentramento alle 11:30 in Piazza del Plebiscito, passeremo per Viale Dohrn dove Domenico Cirillo 17 anni è stato ucciso dall’ennesimo automobilista che a folle velocità l’ha investito.
Il corteo in bici si ritroverà con appuntamento fuori dalla Prefettura, dove si ricongiungerà con i manifestanti e gli altri familiari delle vittime della strada che nel frattempo avranno raggiunto la piazza a piedi. Da qui partirà un corteo, con bici a mano, per raggiungere la vicina Piazza Municipio e arrivare davanti alla sede del Comune di Napoli.
Dal 2022, le vittime della strada in città sono aumentate ogni anno. Si muore in ambito urbano per violazione del codice della strada e per eccesso di velocità. Gli incidenti stradali non sono una casualità né una fatalità. Madri, padri, nonni, fratelli, sorelle, figli e amici sono sottratti ai propri cari perché non si realizzano interventi infrastrutturali per ridurre e scoraggiare le violazioni del codice della strada. Si muore perché non c’è controllo e vigilanza, perché non è una priorità prevenire queste tragedie, e si inizia a riflettere solo dopo l’ennesima vittima. Si muore per decisioni sbagliate o non prese.
“Non chiamateli incidenti” è il claim della manifestazione.
È arrivato il momento di dire basta!
Scendiamo in strada, in bici e a piedi, per chiedere al Comune di Napoli interventi urgenti. Quanto fatto finora non è servito a nulla, perché i morti, purtroppo, sono aumentati. La strategia è sbagliata, il problema è sottovalutato e non considerato come una priorità. Le azioni introdotte dagli assessori Cosenza e De Iesu non hanno portato alcun miglioramento, e in alcuni casi si tratta addirittura di interventi peggiorativi rispetto alla situazione precedente.
Nelle prossime settimane, diverse associazioni che fanno parte del comitato Napoli Città 30 intraprenderanno azioni legali, costituendosi parte civile in processi legati ad episodi di violenza stradale.



