
ENTI LOCALI, CASTELLANI (ANCREL):
DA NOI PROPOSTE CONCRETE, MAI CORPORATIVE
A NAPOLI CONFRONTO CATEGORIA ISTITUZIONI PER MIGLIOR SISTEMA CONTROLLI
NAPOLI – “Ancrel come sempre è al fianco delle istituzioni con proposte concrete, mai corporative, che cercano di efficientare il sistema, il sistema non solo contabile ma anche quello dei controlli”. Così Marco Castellani, presidente dell’Ancrel, a margine del convegno Le nuove sfide della finanza locale: equilibri di bilancio e riforma Accrual alla Stazione marittima di Napoli.
“Il messaggio che viene da questo convegno, da questo momento di approfondimento, è – spiega – molto orientato non solo sulla legge di bilancio che è in fase di costruzione, ma ai percorsi di riforma che ci attendono: da un lato quello del Tuel che auspichiamo materializzarsi da qui a fine anno, almeno con l’approvazione in Consiglio dei ministri, dall’altro quello della riforma Accrual che sicuramente vedrà nel rendiconto 2025 quindi nella primavera 2026 la prima fase pilota”.
“Già da un po’ di tempo – aggiunge Luciano Fazzi, vicepresidente dell’Ancrel – noi aspettiamo questa riforma che stenta a partire. Però come Ancrel abbiamo fatto tutta una serie di proposte di modifica, soprattutto del titolo settimo del Tuel, che è il Titolo che si occupa della regolamentazione del funzionamento dell’organo di revisione. In particolare, le nostre proposte riguardano la nomina dei revisori, abbiamo chiesto l’inserimento di una quarta fascia, abbiamo parlato della norma che disciplina il numero degli incarichi, noi riteniamo che un professionista autonomamente possa decidere quanti incarichi assumere, tenendo conto anche dell’organizzazione e delle competenze specifiche. L’altro aspetto è quello della revoca per giusta causa del revisore: noi riteniamo che sia opportuno, ad esempio, che ci sia un parere preventivo della Prefettura territorialmente competente. In conclusione, tutta una serie di interventi che tendono a valorizzare il ruolo dell’organo di revisione all’interno degli enti locali”.
Sull’Accrual, tra i temi al centro dell’appuntamento, si sofferma Andrea Ferri, responsabile Finanza locale Anci/Ifel, che la definisce “una riforma molto ambiziosa che però ancora deve trovare il suo posto nell’ordinamento. Ci dicono sempre, quando ne parliamo in maniera troppo generale ancora, con gli amici della Ragioneria Generale dello Stato – ragiona – ‘non vi preoccupate rimane il carattere vero, autorizzatorio, quello su cui si fanno i controlli quella contabilità che già conoscete, quella finanziaria’. Questo non è di per sé rassicurante perché poi le attività da fare per sistemare in maniera coerente con la legge la nuova contabilità Accrual non sono piccole e non sono non onerose, costano anche parecchi soldi perché bisogna cambiare sistemi, mettere le persone al lavoro e così via. La cosa che io critico in maniera speciale, che noi come Anci riteniamo sconcertante, è che in tutti questi anni, ormai se ne parla da cinque anni in maniera anche operativa, non c’è stato un tavolo per stabilire e per aiutare a capire come applicarla. Questo – conclude Ferri – è un grave errore che stanno facendo perché rischia di rendere inefficace la riforma”.
Salvatore Bilardo, Ispettore generale Capo I.Ge.P.A, a margine del convegno, traccia una chiara panoramica: “Le riforme che riguardano il mondo degli enti locali – afferma -sono molteplici, alcune derivanti direttamente dalla nuova governance economica europea quindi riforma della legge 196 del 2009 e riforma della legge 243 del 2012 che avranno delle ricadute sulla contabilità sia finanziaria che economica degli enti locali. Poi abbiamo importanti riforme concordate con la Commissione europea nell’ambito del Pnrr tra le quali la riduzione dei tempi di pagamento che sta dando ottimi risultati, la riforma in materia di Accrual, i nuovi principi internazionali in materia di contabilità economica patrimoniale da estendere appunto a tutte le pubbliche amministrazioni italiane. E non da ultimo la riforma sul federalismo fiscale, di importanza fondamentale, laddove il pilastro principale è costituito dalla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni che ovviamente è quella più difficile e complessa da realizzare per ragioni sia tecniche che politiche”.
Il punto di vista dell’amministrazione centrale è espresso da Rosa Valentino, direttrice centrale della Direzione della Finanza locale del ministero dell’Interno, per la quale “il binario su cui evolverà la delega integrale di revisione del Tuel, o anche le norme che riusciremo a portare nel prossimo provvedimento normativo che potrebbe essere anche la legge di bilancio, è sicuramente il concetto di programmazione: soprattutto il Pnrr ci ha avvicinato ancora di più e ci ha fatto sentire la necessità dell’approccio di programmare nella gestione del bilancio di un ente locale a cui si deve assolutamente accompagnare, nella gestione del bilancio, un monitoraggio. Altro concetto importantissimo – evidenzia – è quello della rendicontazione, anche questo una un passaggio fondamentale che già c’è nelle attuali norme del Tuel ma che con le norme con la normativa del Pnrr sicuramente è un punto fondamentale di spendita delle risorse degli enti locali. Questi concetti di rendicontazione devono essere affiancati e raccogliere la necessità delle divergenze territoriali, morfologiche, demografiche degli enti locali e quindi questo ci fa capire che è necessario anche semplificare tenendo conto, appunto, di queste diversità che sono il bello delle autonomie locali italiane, dei nostri Comuni”.
In conclusione, Castellani sottolinea come la presenza al convegno di “oltre 300 colleghi, che non necessitano di crediti formativi, oltre ai tantissimi collegati da remoto, testimonia quanto Ancrel sia radicata nel territorio e che sia sostanzialmente l’associazione di riferimento per i revisori degli enti locali che veramente hanno la passione per il mondo degli enti locali”.