È previsto per lunedì 27 maggio un incontro tra i vertici di Stellantis, presieduti dall’amministratore delegato Carlos Tavares, e le principali sigle sindacali. Sul tavolo il futuro delle fabbriche italiane. L’incontro farà seguito a quello avvenuto lo scorso 10 aprile che per molti lavoratori è stato soltanto interlocutorio. I dipendenti del gruppo industriale capeggiato da John Elkann hanno protestato nelle scorse settimane a Pomigliano d’Arco e a Gricignano d’Aversa, in provincia di Caserta, per ottenere maggiore sicurezza sul lavoro, maggiore igiene e il rispetto degli accordi firmati dai dirigenti del gruppo industriale riguardo ai volumi produttivi. L’azienda già da tempo è intenta a de-localizzare e a tagliare il personale scatenando l’ira delle famiglie che per questa ragione si sono appellate anche al governo. Nei mesi scorsi infatti il noto gruppo industriale aveva presentato un programma che prevedeva il licenziamento di oltre 400 dipendenti nell’opificio di Pomigliano. Un taglio che avrebbe fatto parte di una nuova politica aziendale volta alla riduzione dei costi e al trasferimento di alcune attività all’estero, dove la manodopera è più economica. Il meeting previsto per la prossima settimana arriva a distanza di 40 giorni dallo sciopero avvenuto nel comparto di Mirafiori in Piemonte e alla vigilia del confronto con il Ministero delle Imprese che ha come oggetto il destino delle fabbriche di Cassino e Pomigliano d’Arco.
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