
Rifiuti elettronici: da oggi ritiro gratuito a domicilio anche senza obbligo di acquisto
A cura dell’ Avvocato Lelio Mancino
Dal 8 ottobre 2025 è in vigore una novità importante per cittadini e ambiente: con la Legge n. 147/2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 7 ottobre, viene esteso il diritto al ritiro gratuito dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) anche senza l’obbligo di acquistare un nuovo prodotto.
Si tratta dell’introduzione del cosiddetto principio dell’“uno contro zero”, che consente ai distributori di ritirare – su richiesta dell’utente – qualsiasi apparecchiatura elettronica da smaltire, direttamente a domicilio, senza vincolare il servizio all’acquisto di un nuovo dispositivo.
Fino ad oggi, il Decreto legislativo 49/2014 (attuativo della Direttiva 2012/19/UE sui RAEE) prevedeva all’articolo 11 solo il principio dell’“uno contro uno”: i distributori erano obbligati a ritirare gratuitamente un apparecchio usato solo nel momento della consegna di uno nuovo “di tipo equivalente”.
Con la Legge 147/2025, il legislatore ha introdotto un nuovo comma che estende questa possibilità:
“Contestualmente al ritiro dell’apparecchiatura usata, i distributori possono effettuare il ritiro presso il domicilio dell’acquirente di RAEE provenienti dai nuclei domestici, a titolo gratuito e senza obbligo di acquisto di AEE di tipo equivalente.”
In sostanza, chi effettua consegne a domicilio potrà ritirare gratuitamente anche altri apparecchi vecchi o guasti, favorendo una gestione più sostenibile dei rifiuti elettronici e riducendo gli abbandoni sul territorio.
La stessa legge introduce anche un nuovo regime sanzionatorio.
I distributori che non comunicano al Centro di Coordinamento RAEE i luoghi di deposito preliminare dei rifiuti o omettono i dati relativi ai RAEE consegnati potranno incorrere in sanzioni amministrative da 2.000 a 10.000 euro.
L’obiettivo è quello di rafforzare la tracciabilità e la trasparenza del sistema, garantendo che tutti i RAEE raccolti vengano effettivamente avviati a riciclo.
Nonostante i progressi, i dati del Centro di Coordinamento RAEE mostrano che il nostro Paese raccoglie poco più del 29% dei rifiuti elettronici prodotti, ben lontano dall’obiettivo europeo del 65%.
Ogni anno finiscono nell’indifferenziata oltre 100.000 tonnellate di dispositivi che potrebbero essere recuperati, con gravi conseguenze ambientali ed economiche.
Il nuovo “uno contro zero” non è solo una semplificazione burocratica:
è un passo verso un modello di economia circolare più accessibile a tutti, che facilita il corretto smaltimento dei rifiuti elettronici e responsabilizza distributori e consumatori.
Come ricorda la stessa normativa europea, i RAEE contengono materiali preziosi – come rame, oro, terre rare – che, se riciclati, possono tornare a essere risorse invece che inquinamento.
“Il mondo non si eredita dai padri, ma si prende in prestito dai figli.”