
Un albero è crollato questa mattina in via Scarlatti, nel cuore del Vomero. Nessun ferito, ma l’incidente ha riportato alla luce – ancora una volta – l’assenza di una strategia concreta per la prevenzione del rischio urbano legato al verde pubblico. E a intervenire, con toni decisi, sono stati Carmine Attanasio, consigliere comunale emerito e storico promotore di iniziative ambientali a Napoli, e Sergio Livio, presidente del Comitato “Innamorati di Partenope”.
“Se ne parla solo quando cade un albero”
«È sempre la stessa storia: se ne parla solo quando succede», commenta amaramente Attanasio, che nel corso del suo impegno istituzionale ha promosso la messa a dimora di oltre ottomila alberi in città. «La prevenzione non può limitarsi al post-evento. Chiedo da tempo la creazione di un assessorato esclusivo alla Sicurezza e al Decoro Urbano. Il sindaco ha il dovere di dare una risposta chiara e definitiva. Non possiamo aspettare che ci scappi il morto».
Allarme anche in via Luca Giordano
A rincarare la dose è Sergio Livio, che segnala anche un caso concreto e potenzialmente pericoloso: «In via Luca Giordano, all’altezza di piazza degli Artisti, due platani sono visibilmente inclinati verso l’area pedonale. È una situazione nota, già segnalata, ma ignorata». Livio ricorda come Attanasio, pur non ricoprendo oggi incarichi elettivi, continui a monitorare e denunciare criticità che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini.
“Serve un comitato comunale di monitoraggio”
I due rilanciano una proposta tanto semplice quanto necessaria: la creazione di un comitato comunale permanente per il monitoraggio del rischio urbano, che vada oltre la gestione degli alberi e includa anche altri elementi di pericolo trascurati. «Penso alle fioriere sporgenti dai balconi, che con un’ordinanza del sindaco andrebbero obbligatoriamente rivolte all’interno», spiegano.
Infine, un appello chiaro: «Speriamo che il crollo di oggi non porti, come già avvenuto in passato, a un taglio indiscriminato di tutti gli alberi sospetti, ma che serva da campanello d’allarme per una politica del verde più seria, razionale e continuativa».