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Napoli-Braga, la conferenza stampa di Mazzarri e Juan Jesus

Resoconto della conferenza stampa alla vigilia dell'ultima sfida dei gironi di Champions

Obiettivo ottavi di Champions League per il Napoli, che ha a disposizione 2 risultati su 3 per assicurarsi il passaggio del turno. Nella consueta conferenza stampa alla vigilia del match ha parlato l’allenatore azzurro Walter Mazzarri, affiancato da Juan Jesus.

Inizia il brasiliano: “Contro la Juve abbiamo fatto una bella partita, ma ci è mancata la vittoria. Quest’anno siamo meno lucidi rispetto allo scorso anno, ma il gol tornerà, così come la vittoria. Vogliamo ridare serenità al gruppo, al popolo, alla città. Abbiamo già dato segnali importanti nelle ultime partite. Mazzarri lo conosco da tanto, ci carica, ci dice che non siamo giocatori finiti. Vuole che torniamo a giocare come sappiamo esprimendo le nostre qualità.

Sono cambiate tante cose, quando vinci dopo 33 anni le aspettative crescono – prosegue l’ex Roma e Inter – quindi noi dobbiamo impegnarci ancora di più. Le vittorie arriveranno con pazienza e fiducia. I momenti brutti possono capitare, ma poi passano. Braga? Una buona squadra, tatticamente disciplinata. Scenderemo in campo per vincere, vogliamo gli ottavi”.

Spazio a mister Mazzarri: “Domani è fondamentale passare il turno. Questa squadra ha dimostrato di saper giocare a calcio, ma deve ritrovare l’equilibrio che aveva l’anno scorso. Non deve concedere quelle ripartenze o quei gol che prima non prendeva. Mi farebbe piacere rivedere la squadra sempre compatta, con una fase difensiva più attenta. Dal punto di vista del risultato stiamo mancando un po’, pur avendo giocato un bel primo tempo con Inter Juve”.

SULLA QUESTIONE DIFENSIVA “Tutti mi chiedono di giocare a tre dietro, ma io sono venuto qui perché ho visto che ci sono i giocatori ideali per giocare a 4 (ride, ndr). Natan sta sostituendo Olivera e Rui sulla corsia mancina, non è il suo ruolo ma mi aspetto di più in fase di spinta. Anche Zanoli può giocare a sinistra, ma in questo momento ha un minutaggio ridotto. L’importante è essere compatti ed essere tranquilli con la palla, come succede sulla corsia opposta. Dobbiamo ritrovare le nostre certezze in difesa, perché è la cosa che ad oggi mette in apprensione i giocatori”.

IL PUNTO SULL’ATTACCO “La fase offensiva mi preoccupa meno, perché è fatta di momenti. Con la Juventus abbiamo fatto 7 tiri, ma ultimamente tiriamo male. L’anno in cui arrivammo terzi (stagione 2010/2011, ndr) i centrocampisti non fecero nemmeno un gol da fuori area. L’anno successivo, con l’arrivo di Inler e Dzemaili, abbiamo fatto diversi gol da fuori area. È un aspetto che dobbiamo migliorare anche oggi, perché quando le difese sono chiuse, spesso questi tiri ti possono risolvere le partite”.

SULLA GESTIONE DELLE ENERGIE MENTALI E FISICHE –Paura? No, nessuna paura, ma in alcuni momenti a sfavore la squadra si demoralizza. Dobbiamo essere solidi proprio per evitare che accada questo. Se la squadra gioca come sa, sono convinto che il momento passerà. Troppe partite ravvicinate? Tanti anni fa i giocatori vivevano la gara in modo diverso. Dopo 3-4 partite consecutive, capitava che un giocatore giocava male. Nel calcio moderno invece non né risentono più come in quei tempi. Se gli fai fare il giusto recupero fisico e psicologico sono quasi come nuovi, dunque non sono preoccupato se qualcuno dovesse giocare diverse partite di fila”.

Chiosa finale sull’atteggiamento col quale dovrà scendere in campo il Napoli domani: “Non dobbiamo sottovalutare il Braga perché sono bravi nei contropiedi. È un aspetto che stiamo curando nei minimi dettagli. Dobbiamo rispettare la squadra avversaria, cercando di concedergli pochissimo, mi farebbe piacere non subire gol. La partita di domani è determinante in ottica futura e anche per le altre competizioni”.

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