
Napoli, Borrelli incontra la famiglia di Luca, il 15enne morto dopo aver mangiato sushi in un ristorante del Vomero. Il parlamentare: “Resteremo vicino ai genitori e alla sorella auspicando che abbiano giustizia per la tragedia che hanno vissuto”. La madre: “Esito scandaloso in primo grado, due anni al ristoratore e medico assolto. Questa è giustizia?”
Il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli ha incontrato la madre e la sorella di Luca, il 15enne che quattro anni fa è morto dopo aver cenato con il sushi insieme agli amici in un ristorante all you can eat del Vomero, dopo la sentenza di primo grado che ha visto la condanna a due anni e sei mesi per il gestore del locale e l’assoluzione per il medico che ha assistito il ragazzo dopo i primi sintomi da avvelenamento.
“Luca aveva 15 anni quando è morto per la negligenza di alcuni e l’avidità di altri – ha dichiarato Borrelli. Era andato con gli amici a mangiare sushi in un all youcan eat. Si è sentito male e dopo giorni di agonia è morto. La sentenza di primo grado ha condannato il titolare del ristorante, appena ventenne all’epoca, mentre il medico è stato assolto. Eppure gli amici di Luca, che pure sono stati male, si sono salvato perché i loro medici di base gli hanno fatto prendere un antibiotico mentre il medico di Luca ha deciso di non farlo non si capisce per quale motivo. Una cura che si è rivelata completamente inefficace. Nessuna pietà e compassione da parte di chi ha causato la morte di un ragazzo che aveva tutta la vita davanti. Vogliamo dare voce a questa famiglia per chiedere giustizia. Se Luca è morto perché l’hanno avvelenato, come confermato dalla sentenza, risulta assurdo che non ci sia una condanna adeguata per chi lo ha avvelenato e per chi lo ha curato male. Cosa diciamo ai genitori e a sua sorella?”
“Un esito scandaloso – ha commentato Maria Rosaria Borrelli, madre di Luca – sono state dette bugie e omessi tanti aspetti importanti. Aspettiamo le motivazioni della sentenza per capirne di più. Io non riesco più a vivere, mi hanno strappato il cuore e non riesco a darmi pace di come Luca sia finito per colpa di persone incapaci e senza coscienza. Gli hanno dato il Normix per una salmonella tifoide. Luca è uscito avvelenato da quel ristorante e non siamo riusciti a capire il comportamento del medico di base che conosceva da trent’anni la mia famiglia. Al Pm voglio dire da mamma a mamma, da donna a donna, se fosse capitato a te come avresti difeso tuo figlio? Il compiacimento degli avvocati del ristoratore e del medico mi ha ferito ancora una volta. Due anni e sei mesi di condanna, una vergogna per chi ha causato la morte di un ragazzo perché gli ha servito del pesce avariato. Significa che non faranno un giorno di galera e magari riapriranno con un nuovo nome un altro ristorante dopo 4 anni”.



