Nuove tensioni nello stabilimento Jabil di Marcianise. A scatenare l’ira dei lavoratori questa volta è stata la decisione, già nell’aria da alcuni giorni, di imporre le ferie ai dipendenti dopo che quest’ultimi avevano rifiutato un rinnovo della cassa integrazione scaduta lo scorso 31 maggio. La multinazionale americana infatti già da alcune settimane ha lasciato trapelare che i volumi produttivi dell’opificio casertano sono inferiori rispetto a quanto previsto. Per questa ragione i vertici intendono tagliare molteplici unità del personale. Una scelta che secondo i sindacati e le famiglie è soltanto il preludio della chiusura dello stabilimento. Già nel 2013 Jabil aveva espresso la volontà di procedere al taglio di centinaia di esuberi, lasciando la paura di una chiusura della fabbrica. La scorsa settimana le voci degli impiegati si sono già fatte sentire grazie ad uno sciopero generale dei metalmeccanici indetto dalle principali sigle sindacali. Ora, pochi giorni dopo, una nuova batosta da parte del colosso americano.
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