Antonio Conte è sempre più vicino al Napoli, ma sono ancora diverse le questioni da affrontare tra l’allenatore e il club azzurro: dopo un’intesa di massima su cifre e durata del contratto, adesso l’accordo va strutturato su clausole, diritti di immagine, ed eventuali penali. Per esempio, si ragiona sulla possibilità, valida da ambo le parti, di interrompere il rapporto se non ci fosse sintonia o se non venissero raggiunti determinati traguardi essenziali per il fatturato economico del club, come l’accesso in Champions League. Queste situazioni necessiteranno di alcuni giorni per trovare la quadratura finale: il nuovo direttore sportivo Giovanni Manna, l’ad Andrea Chiavelli e i legali del club sono incessantemente al lavoro per sbrogliarle il prima possibile.
“I prossimi dieci giorni saranno decisivi, dopo aver fatto tutte le opportune, necessarie e obiettive valutazioni. Non deve vincere il tifo, ma il ragionamento”, diceva ieri il presidente Aurelio De Laurentiis. Sul tipo di rapporto da avere con il patron azzurro si è espresso il ct della Nazionale Luciano Spalletti, che ha dato un paio di consigli al collega leccese basandosi sulla sua esperienza al Napoli: “Io a un certo punto mi ero messo zitto ad ascoltare De Laurentiis, lui ha riportato il calcio al Napoli dopo che era caduto in disgrazia, ha creato grandissime squadre e fatto ottimi risultati, ci sarà da scegliere alcuni momenti per relazionarsi con lui ma anche ascoltarlo perché sa tante cose”.
