
Il Napoli di Antonio Conte torna a sorridere e risale al primo posto in classifica grazie a una prestazione di grande personalità contro l’Atalanta, superata 3-1 allo stadio Diego Armando Maradona. Una vittoria che rilancia gli azzurri in chiave scudetto, dopo qualche turno più complicato.
Primo tempo dominato
La partita, fin dai primi minuti, sembra tutta in discesa per il Napoli. Al 17′ David Neres rompe gli indugi, sfruttando un assist perfetto di Rasmus Højlund per infilare Marco Carnesecchi con un mancino velenoso. È il segnale di una squadra che vuole imporsi. E infatti, al 38′, Neres raddoppia: questa volta a servirlo è Scott McTominay, e il brasiliano non sbaglia, trovando l’angolino con freddezza.
Poi, proprio allo scadere del primo tempo, Noa Lang firma il tris. Cross preciso da sinistra, colpo di testa potente e palla in rete: è il giusto premio per un Napoli aggressivo, matematico e ben messo in campo. 
Una reazione ospite nella ripresa
Nella ripresa l’Atalanta prova a rendere più accesa la partita. Al 52′ Gianluca Scamacca accorcia le distanze con una spettacolare girata al volo su cross di Raoul Bellanova.  Sebbene l’ingresso di Scamacca dia ossigeno, gli ospiti non riescono a completare la rimonta: il Napoli, pur concedendo campo, gestisce con esperienza e non rischia seriamente di perdere l’equilibrio.
La chiave del successo
Sono due i protagonisti indiscussi della serata: David Neres, che con la doppietta riaccende il suo rendimento (era dal gennaio scorso che non segnava).  E Noa Lang, la cui intesa con i compagni comincia a dare frutti: il suo gol di testa è emblematico di una crescita costante. 
Da sottolineare anche l’equilibrio tattico costruito da Conte: un Napoli propositivo ma anche solido, che ha saputo concedere meno di quanto poteva nella ripresa e capitalizzare al massimo le situazioni favorevoli.
Cosa significa per la classifica
Con questi tre punti, il Napoli sale a 25 punti, provvisoriamente in vetta al campionato.  È un segnale forte dopo una fase di appannamento, soprattutto considerando la qualità dell’avversario: l’Atalanta restava una delle squadre tradizionalmente più difficili da affrontare.
E l’Atalanta?
La squadra di Raffaele Palladino, alla sua prima panchina dopo l’esonero di Ivan Juric, mostra segnali incoraggianti nella ripresa ma paga un primo tempo troppo timido.  La reazione c’è, ma non è sufficiente per ribaltare una partita fin troppo indirizzata.
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Conclusione
Il 3-1 sul campo dell’Atalanta è più di una semplice vittoria: è una risposta convinta del Napoli, pronto a ricandidarsi in alto dopo qualche passaggio a vuoto. La squadra si rialza, ritrova forma e fiducia, e si rimette in corsa. Se riusciranno a confermare questo spirito e questa concretezza, gli azzurri possono davvero essere un avversario temibile per chiunque in questa Serie A.



