Emergono nuovi elementi agghiaccianti sulla morte della giovane donna ucraina avvenuta a Ischia nei giorni scorsi. Stando infatti a quanto riportato dai Militari dell’Arma, il suo compagno, un 40enne di origini russe, avrebbe visto la fidanzata agonizzante nella scarpata ma senza prestare alcun soccorso. Per questa ragione è stato convalidato il fermo nei suoi confronti e rischia ora fino a 24 anni di carcere per il reato di maltrattamenti aggravato dall’evento della morte. Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che l’uomo fosse solito vessare la compagna con sopraffazioni e abusi. I due avevano litigato anche il giorno dell’incidente della giovane e probabilmente lei era intenzionata a lasciarlo. Poi la caduta, le richieste d’aiuto disattese, il decesso e il ritrovamento. Le cause saranno chiarite dall’autopsia. Questo potrà portare alla luce ulteriori spiegazioni ed eventualmente anche aggravare la posizione del 40enne
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