
Per Antonio Conte, la corsa al tricolore passa da un luogo che è molto più di un semplice campo avversario: Lecce, la sua città, il club dove ha mosso i primi passi da calciatore. Una sfida dal forte sapore simbolico, quella che lo attende con il suo Napoli, chiamato a vincere in trasferta per tenere vivo il sogno Scudetto.
Lo sottolinea anche Il Quotidiano di Puglia, che racconta come questa partita rappresenti per Conte un confronto inevitabile con le proprie radici. Lo ha ammesso lui stesso in conferenza stampa: “Sarà una gara diversa dalle altre”.
Eppure, il legame con la piazza giallorossa si è logorato da tempo. A pesare sono stati alcuni passaggi “scomodi” della carriera: prima, l’esultanza sentita con la maglia della Juventus, poi l’approdo sulla panchina del Bari, rivale storico del Lecce. Due colpi al cuore che parte della tifoseria salentina non ha mai del tutto digerito.
Nonostante ciò, Conte non ha mai rinnegato le proprie origini leccesi. Durante il suo anno sabbatico è stato spesso avvistato in città, ha partecipato a eventi locali e ha persino tenuto una lezione all’Università del Salento. Segnali di un legame mai spezzato, seppur controverso.
Ora, il destino lo mette di fronte a un bivio tutto personale: per conquistare il titolo, dovrà battere “il suo” Lecce, in uno stadio che conosce bene, ma dove non tutti sono pronti ad accoglierlo a braccia aperte. Un altro tassello di una stagione che per Conte si sta rivelando intensa, dentro e fuori dal campo.