L’osservazione delle dinamiche riguardanti la caldera dei Campi Flegrei sarà approfondita grazie all’introduzione di un giroscopio in fibra ottica, ossia uno strumento adibito alla rilevazione della velocità di rotazione del suolo. Il sensore è stato perfezionato con il lavoro congiunto del Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Questo consentirà agli esperti di monitorare diversi parametri con i quali verranno raccolti dati e informazioni relativi agli eventi sismici. Il prototipo è stato ultimato dopo un lungo lavoro durato mesi ed ha come obiettivo quello di tenere sotto controllo permanente i vulcani dei Campi Flegrei. Studiare i moti rotatori dovrebbe infatti migliorare la comprensione degli eventi legati al fenomeno del bradisismo. I giroscopi vengono utilizzati quotidianamente anche in altri ambiti. Ad esempio negli smartphone essi sono progettati per rilevare la rotazione del dispositivo. Ora gli scienziati sperano che lo strumento possa rappresentare una svolta anche nel settore vulcanologico.
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