
NAPOLI – “Il perdurare dello sciame sismico, che in due mesi ha fatto registrare tre scosse ben avvertite, impone un cambio di passo”. Lo ha dichiarato il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, annunciando l’intenzione di proporre al governo la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per l’area dei Campi Flegrei.
Solo nella giornata di martedì 13 maggio si sono registrate 35 scosse, tra cui un evento di magnitudo 4.4, il più forte da decenni, con epicentro a pochi chilometri da Pozzuoli.
Il provvedimento – ha spiegato Musumeci – “consentirebbe di agire in regime straordinario per velocizzare le misure già avviate nell’ultimo anno e mezzo per far fronte al rischio sismico legato al bradisismo”. Prima di portare la proposta in Consiglio dei Ministri, sarà necessario l’accordo con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Lo stato di emergenza è una condizione giuridica speciale, deliberata dal Consiglio dei Ministri, che permette di agire con poteri straordinari in situazioni critiche: terremoti, alluvioni, incendi o altre calamità. Consente deroghe a norme di legge, accelerazione di spesa pubblica, attivazione di fondi speciali e la possibilità di nominare commissari o soggetti attuatori.
La durata massima è di 12 mesi, prorogabile una sola volta. Durante questo periodo, la Protezione civile può emanare ordinanze urgenti e gestire direttamente le risorse destinate a soccorsi, assistenza e, successivamente, alla ricostruzione.
Nei Campi Flegrei, dove il bradisismo sta deformando lentamente ma costantemente il suolo, lo stato di emergenza potrebbe segnare una svolta nelle tempistiche degli interventi, dopo mesi di timori e incertezze per la popolazione.