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Il porticciolo di Mergellina deve essere delocalizzato, non ampliato! Un nuovo porticciolo turistico quattro volte più grande di quello attuale a ridosso del porto e di piazza del Plebiscito! Area marina protetta da Castel dell’Ovo a Nisida! No al raddoppio del collettore fognario!

Il porticciolo di Mergellina deve essere delocalizzato, non ampliato! Un nuovo porticciolo turistico quattro volte più grande di quello attuale a ridosso del porto e di piazza del Plebiscito! Area marina protetta da Castel dell’Ovo a Nisida! No al raddoppio del collettore fognario!

Carmine Attanasio, già per tre consiliature Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Napoli,  fa di nuovo appello a tutte le forze sane della città per impedire  il “disegno folle” con il quale si vorrebbe utilizzare la “cartolina di Napoli” per meri interessi privati e non per dare il mare ai napoletani , inquinando così ulteriormente la parte più bella della costa di Napoli già intaccata dal collettore che sfocia nell’area marina protetta della Gaiola inquinando il lungomare e che qualcuno addirittura vorrebbe raddoppiare! Non voglio criminalizzare chi fa il  proprio mestiere ed i propri interessi, dice Attanasio, e pertanto chiedo ancora una volta  che si apra una seria discussione sull’idea di delocalizzare il porticciolo di Mergellina alle spalle di Castel dell’Ovo.  Mergellina già è un mare di barche e non c’è la necessità di realizzare un altro molo di 250 metri afferma lo storico esponente ecologista. Il porticciolo di Mergellina, dice poi Attanasio, dovrebbe invece essere totalmente delocalizzato realizzando un porticciolo turistico nel cuore della City quattro volte più grande di quello di Mergellina, tra molo San Vincenzo e Castel dell’Ovo.. Un modernissimo porticciolo turistico, anche con banchine moderne ed elettrificate, che potrebbe soddisfare sia le esigenze di onesti diportisti e sia le esigenze degli stessi imprenditori che stanno rappresentando una esigenza rispetto ad una domanda sempre in crescita. Sui moli di Mergellina dismessi bisognerebbe invece realizzare pedane per la balneazione valorizzando cosi nel contesto la storica spiaggetta di Mergellina a Largo Sermoneta che a sua volta andrebbe completamente pedonalizzato considerando che la sede stradale esistente ai margini potrebbe essere facilmente resa a doppio senso di marcia. Realizzare quindi a Mergellina il vero accesso libero al mare per i napoletani impedendo la scomparsa di storici lidi cittadini che fino ad ora sono stati garanzia di qualità di servizi e che attraggono ogni settimana centinaia di turisti, un’economia e un biglietto da visita per la città da non distruggere! La compensazione ecologica di un porto quattro volte più grande dovrebbe essere data  dall’istituzione, tra Castel dell’Ovo e l’isola di Nisida, di un’area Marina protetta dalla costa fino a trecento metri dalla stessa e  questo migliorerebbe la qualità delle acque sia sul lungomare Caracciolo e sia lungo la costa di Posillipo garantendo massima  sicurezza ai bagnanti e ai canoisti. E’ folle pensare di raddoppiare  il collettore fognario che sfocia nell’area marina protetta della Gaiola, ma bisogna pensare invece alla sua l’eliminazione da quel sito attraverso il  prolungamento in alto mare.

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