NAPOLI – Si è conclusa nelle scorse ore la latitanza di G.P., 43 anni, ritenuto contiguo al clan camorristico “De Micco-De Martino”. L’uomo, irreperibile da novembre 2024, è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli in un appartamento di Ponticelli, dove si nascondeva grazie a un supporto logistico fornito da complici.
Il provvedimento di custodia cautelare in carcere è stato emesso dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, che coordina l’inchiesta su un sequestro di persona avvenuto il 27 agosto 2024. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, G.P. sarebbe coinvolto, insieme ad altri tre uomini, nel rapimento di R.A., un episodio maturato nel contesto della faida tra i clan “De Micco-De Martino”, alleati del gruppo “Mazzarella”, e i rivali “De Luca-Bossa”, legati all’Alleanza di Secondigliano.
Nei mesi scorsi erano già stati arrestati R.A. e L.A., mentre F.R., altro presunto partecipante al sequestro, era stato catturato a febbraio 2025. Le indagini, lunghe e articolate, hanno combinato attività tecniche e tradizionali, consentendo infine di localizzare il nascondiglio del latitante nel cuore della periferia orientale di Napoli.
Il sequestro di R.A. rappresenta un tassello all’interno di un conflitto criminale di lunga data, che negli ultimi anni ha riacceso la tensione tra le cosche attive nei quartieri di Ponticelli e dintorni.
Le autorità ricordano che l’ordinanza eseguita è una misura cautelare nell’ambito delle indagini preliminari e che i soggetti coinvolti sono da considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
